FOOD NEWS N°4 - IL SEITAN
(Attenzione: questo prodotto è assolutamente sconsigliato per i soggetti celiaci!) Sempre nell'ottica di individuare prodotti prevalentemente proteici interessanti da proporvi (e magari pure a buon mercato, perché no?), oggi vi propongo il Seitan (al naturale o fresco, che dir si voglia). Perché insisto sui prodotti proteici in special modo ? Semplice, perché qui in Italia specialmente nell' 80% dei casi costituiscono, tra i macronutrienti principali, quelli in cui si registrano le carenze più significative all'interno delle abitudine alimentari quotidiane. Se poi possiamo mirare ad introdurre nella nostra alimentazione proteine di origine vegetale, molto meno "problematiche" di quelle di origine animale, con pochissimi grassi e molte fibre... e non siamo affetti da CELIACHIA ... allora ben vengano, le accogliamo a braccia aperte!E' normalmente proposto in 4 pezzi tondeggianti confezionati sottovuoto e ne esiste anche una versione "Alla piastra" che però si differenzia solo per l'aggiunta di oli (quasi sempre di scarsa qualità) e/o condimenti vari. Il mio consiglio è quello di aggiungerceli noi, volendo, almeno siamo sicuri di quello che stiamo usando! Inoltre in questi casi il contenuto calorico (normalmente molto basso) può anche raddoppiare...francamente non ne vedo il motivo
COS'È':
La preparazione originale prevede la lavorazione di una farina "strutturata" (di solito grano duro o Manitoba, ricca di glutine), impastata e sciacquata fino a che tutto l'amido venga eliminato e rimanga il glutine, poi si arrotola in un panno di lino o cotone bianco chiuso a mo' di caramella (con dello spago da cucina) e si lessa insieme a odori, spezie e verdure varie e salsa di soia. Dalla cottura prende il sapore, e la consistenza è sufficientemente morbida ma al contempo consistente tanto da poterlo, nel caso, ridurre a tocchi più o meno grandi e cucinarlo anche come uno spezzatino di carne. Ho provato anche a farlo, in passato, e devo dire che mi venne anche piuttosto bene ma ci vuole molto tempo che ora, purtroppo, non sempre ho.
Di che sa e come si prepara:
Il Seitan al naturale/fresco ha un sapore praticamente inesistente, diciamo neutro, tipo il riso, per cui tende a prendere il sapore degli aromi o degli altri ingredienti con i quali si cucina. Questa prerogativa io personalmente l'apprezzo molto perché posso scatenare la mia fantasia ed accompagnarlo quindi con quasi qualsiasi cosa mi venga in mente: funghi, cipolle, verdure di tutti i tipi (ottimo con le zucchine ed i gamberetti), patate, e chi più ne ha più ne metta...addirittura con i molluschi o l'albume d'uovo! Comunque, anche se lo faccio semplicemente dorare sulla piastra (per motivi di velocità e fretta) crea una crosticina croccante che con un minimo di condimento è molto soddisfacente. Mi dicono, ma io devo ancora provarlo, che tritandolo e re-impastandolo con verdure e aromi, formando delle polpette da fare al forno, oppure come spezzatino in umido, sfumando con vino e poi aggiungendo patate e rosmarino, sia molto molto buono. In ogni caso invito, i più "volenterosi" di voi, a cercare sul web le pratiche e veloci ricette presenti un po' ovunque in internet, specialmente nei siti vegani/vegetariani.
IL COSTO:
Il prezzo a mio modo di vedere è vantaggioso: meno di 3 € in media (con o senza offerte a volantino) per 250 g c.ca. La farina Manitoba di grano tenero (come tutti gli altri ingredienti) utilizzata per farlo deriva normalmente da agricoltura biologica, con tanto di certificazione EU. Sulla scatola in cartoncino del prodotto Carrefour c'è addirittura il bollino di approvazione del rabbino di Bologna, così da garantire in tal senso anche gli amici di religione ebraica che seguono i criteri della cucina Kosher. In ogni caso i produttori italiani non sono più di 2 o 3 e lo stesso prodotto (potete accorgervene facilmente leggendo i retro delle scatole e confrontandoli) viene marcato e brandizzato da molti e sotto i più svariati marchi. Nel caso sopra ad es., a parte il prodotto Carrefour, gli altri due Seitan sono prodotti dalla medesima azienda...identici, insomma. P.S.: Consiglio l'uso di questa preziosa fonte proteica 1, massimo 2 volte alla settimana. Si è registrato infatti, in realtà in casi rari ed in soggetti "predisposti" (quindi già a rischio), l'insorgenza di una qualche forma lieve di celiachia. Reversibile però allorquando si diminuiva il quantitativo assunto.
Fatta questa ultima precisazione, non mi resta quindi che augurarvi il mio solito...
Buon appetito !